Scudetto Sampdoria 1991

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Scudetto Sampdoria 1991 nel post a cura di Campioni Calcio

Il calcio italiano degli anni ’80 e ’90 mostra una delle sue migliori facce. Tante squadre di altissimo livello, al di fuori delle grandi e note nobili, in grado di garantire spessore e autorevolezza alla Serie A.

Per questo motivo si sono concretizzate con maggiore forza e vigore “favole” come quella della Sampdoria di Vujadin Boskov. La guida eccellente, sapiente di un gruppo storico campione d’Italia nel 1991

Vediamo la storia dello scudetto della Samp del ’91, nel post dedicato alle Storie di Calcio, a cura del nostro portale!

La Sampdoria di Boskov, Vialli e Mancini campione d’Italia

Dire attualmente che la Sampdoria possa aver vinto uno Scudetto nel 1991 può suonare strano, ma è successo davvero. Una di quelle favole, come detto, che davano lustro e imprevedibilità ulteriore al calcio italiano.

Quella Samp dei primi anni ’90 viene orchestrata in maniera esemplare dal presidentissimo Paolo Mantovani, un imprenditore petrolifero che fa sognare la Genova blucerchiata.

Vialli e Mancini i perni di una squadra in forte ascesa dopo il quinto posto e la conquista della Coppa delle Coppe datata 1990, anno dello scudetto del Napoli di Maradona. Oltre ai “gemelli del gol”, spiccano presenze di un certo affidamento tattico e tecnico quali Beppe Dossena, Toninho Cerezo e Attilio Lombardo.

Vierchowood e Pellegrini i centrali di difesa per costituire una cerniera arretrata decisamente insormontabile, coadiuvata da un giovane Gianluca Pagliuca. E poi c’è lui, Boskov.

La mano di Vujadin Boskov

Un maestro non solo di calcio, ma anche di vita. Tanto è vero che varie frasi enunciate nel corso delle sue esperienze calcistiche sono rimaste storiche e ancora oggi arricchiscono il vocabolario e la saggistica di questo sport.

Un’ironia dissacrante e tagliente la sua, grazie alla quale si conquista le simpatie persino dei tifosi avversari. “Rigore è quando arbitra fischia”, una delle frasi memorabili.

“Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0”, un’altra delle sue. Boskov sapeva essere un vero allenatore e un vero padre allo stesso tempo, per i suoi ragazzi.

Il segreto di quella Samp vincente, molto probabilmente, sta proprio in questa illuminante gestione del gruppo che Boskov mette in atto magistralmente. Grazie a questo allenatore oltre l’epica e la linguistica sportiva il sogno della Samp targata Mantovani diviene realtà e che l’anno dopo quasi non si tramuta anche nella conquista della Coppa Campioni, persa ai supplementari contro il Barcellona. Exploit nel calcio italiano come non se ne vedono da un po’.

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