Scudetto della Fiorentina 1969

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Scudetto della Fiorentina 1969 nel post di Campioni Calcio

Le favole esistono. Eccome. La Fiorentina campione d’Italia anno 1969 ne rappresenta a pieno il senso, la consistenza. Non sempre a vincere nel gioco del calcio sono le squadre più forti. A volte basta semplicemente essere più bravi degli altri anche se si hanno meno capacità di fondo. Lo scudetto della Fiorentina incarna perfettamente i valori di un calcio che non c’è più. Una squadra estemporanea, ma dalla grande risonanza mediatica e mnemonica ancora oggi. 

In questo post a cura di Campioni Calcio ripercorriamo lo scudetto della Fiorentina del 1969, l’ultimo della storia dei gigliati in serie A. Buona lettura!

Fiorentina campione d’Italia

La Fiorentina scudettata del 1969 parte da lontano. Da quando il presidente Nello Baglini prende le redini della società. Nei primi anni ’60 i viola non erano una formazione di alto rango e per questo hanno dovuto lottare maggiormente per conquistarsi un posto al sole. 

Buone stagioni in Serie A, ma niente di particolarmente esaltante. Il salto di qualità vero e proprio coincide con l’arrivo in panchina di mister Beppe Chiappella. Colui che traccia la strada del successo.

La campagna acquisti

Sopraggiungono grandi calciatori a Firenze, ma il più importante è “Picchio” De Sisti. Nomi altisonanti di un’epoca in bianco e nero, televisivamente parlando. Le folate offensive del corridore Giancarlo De Sisti entusiasmano i tifosi e ne fanno la bandiera e l’idolo assoluto. Uno che quella fascia se la mangiava a colazione.

Si pongono i presupposti per l’ascesa nell’olimpo del calcio. Chiappella passa il testimone ad un maestro dell’insegnamento calcistico come Bruno Pesaola, meglio noto come “Il petisso”.

Il mix di emergenti e vecchie volpi del campo, anagraficamente parlando, produce quella scintilla destinata a fare storia. In pieno stile italiano, nonostante la guida tecnica argentina, la difesa si dimostra la parte meno vulnerabile ad opera degli avversari.

La maturazione completa di Picchio De Sisti, attorno al quale girano ottimi giocatori come Chiarugi, fa da collante per una grande stagione 1968/1969. Peccato che resterà l’unica da quel momento in poi, considerando il lento declino dei viola nelle successive stagioni.

Il ciclo ‘mancato’

Sembrava tutto apparecchiato per poter celebrare un ciclo vincente e duraturo da questo punto di vista, ma non succede nulla di tutto ciò. Annate fallimentari a ridosso della zona retrocessione si susseguono e nulla più. Un marchio indelebile, ma fugace nella storia della Fiorentina. I tifosi ancora oggi sono grati al Petisso per aver fatto vivere un’emozione che non si sa se è quando ritornerà.

La formazione tipo della Fiorentina tricolore recita così:

Fiorentina: Superchi, Rogora, Mancin, Esposito, Ferrante, Brizi, Chiarugi, Merlo, Maraschi, De Sisti, Amarildo All. Pesaola

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