La storia del primo mondiale di calcio nel post di Campioni Calcio
Appuntamento fisso ogni 4 anni il Mondiale di calcio. Incolla davanti alla tv milioni di telespettatori che, spesso e volentieri, non aspettano altro per gioire e godere delle prestazioni della propria Nazionale. Il primo mondiale di calcio lo si è tenuto nel lontano 1930, quasi 100 anni fa, e a vincere è L’Uruguay, che avrebbe vinto successivamente anche un altro mondiale famoso, quello del Maracanazo, a discapito del favorito Brasile.
In generale il Mondiale è una di quelle manifestazioni che esaltano a prescindere proprio per la sporadicità e unicità dell’evento in sé. L’Italia, da questo punto di vista, vanta una storia decisamente prestigiosa insieme ad altre grandi nazioni del globo.
Ma qual è stato il primo Mondiale nella storia del calcio?
Scopriamo nelle righe che seguono la storia del primo mondiale e della nazione vincitrice nel nostro nuovo appuntamento con Storie di Calcio. Buona lettura da Campioni Calcio!
L’Uruguay prima Nazionale a vincere un Mondiale
Da ascrivere, infatti, all’Uruguay il primo Mondiale organizzato e vinto. Correva l’anno 1929 e l’allora presidente della FIFA, Jules Rimet, decide di metter su una sorta di campionato formato ridotto tra Nazionali e da lì nasce ufficialmente la Coppa del Mondo.
Il 1930 è l’anno del primo Mondiale organizzato proprio in Uruguay, al quale prendono parte solamente 13 nazionali, di cui solamente 4 europee, vale a dire Francia, Belgio, Romania e Jugoslavia. Le partite si disputano tutte nella capitale, Montevideo.
All’epoca i trasferimenti oceanici risultano essere piuttosto onerosi anche per squadre di calcio. Ecco spiegato il motivo.
Le due squadre più forti e preparate risultano essere Uruguay, padrone di casa, e l’Argentina, sua vicina (i due paesi distano pochi km di distanza), che dopo aver superato agevolmente il proprio girone, prendono a pallonate Jugoslavia e Stati Uniti in semifinale per 6-1.
Ebbene, l’Uruguay arriva fino in fondo, battendo in finale anche l’Argentina davanti a 93.000 spettatori estasiati. La partita finisce 4-2 dopo una rimonta epica compiuta dalla Nazionale Celeste.
All’epoca l’Uruguay si distingue come una delle formazioni più forti tra le contendenti, avendo vinto in precedenza l’oro olimpico nel 1924 e nel 1928.
Non poche le polemiche per l’arbitraggio del signor Langenus, costretto alla scorta per le tante minacce di morte ricevute nel pre-partita. Addirittura l’arbitro belga si reca allo stadio solo dopo aver redatto il proprio testamento e averlo consegnato al console belga a Montevideo.
Trentamila argentini in nave riescono a partecipare alla finale al grido:
«Argentina sì! Uruguay no! Vittoria o morte!»
Piccola curiosità: in campo sono presenti ben sette calciatori di origini italiane, tre per l’Uruguay e quattro per l’Argentina, a testimonianza della bontà del calcio italico in quegli anni.

Uruguay-Argentina 4-2
Ecco a voi il tabellino e le azioni salienti della finale di Montevideo in un video inedito di quella gara!
Uruguay-Argentina 4-2: tabellino
URUGUAY: Ballestero, Mascheroni, Nasazzi, Andrade, Fernández, Gestido, Dorado, Scarone, Castro, Cea, Iriarte. All: Suppici
ARGENTINA: Botasso, Della Torre, Paternoster, J. Evaristo, Monti, Arico Suárez, Peucelle, Varallo, Stabile, Ferreyra, M.Evaristo. All: Olazar & Tramutola
Arbitro: John Langenus (Belgium)
Marcatori: 12′ Dorado (URU), 20′ Peucelle (ARG), 38′ Stabile (ARG) 58′ Cea (URU), 68′ Iriarte (URU) 89′ Castro (URU)
30 July 1930, Estadio Centenario, Montevideo, 93.000 spettatori
Conclusioni
Ancora oggi l’Uruguay si eleva tra le più forti e accreditate in assoluto a livello mondiale, anche se non la più forte come nella fattispecie. Ma fa pur sempre parte della storia del calcio. E la memoria calcistica, come quella umana, non si cancella. Mai e poi mai.