La Lazio di Cragnotti nel post di oggi a cura di Campioni Calcio
C’è stato un tempo in cui il calcio italiano non concentrava tutto il suo potere calcistico nelle solite tre note (Milan, Inter, Juventus), ma esso era ben distribuito. C’è stato il tempo delle cosiddette sette sorelle. Un regno in cui una squadra entrava a pieno titolo: la Lazio di Cragnotti.
Vediamo in questo post a cura di Campioni Calcio come nasce la Lazio di Cragnotti e i motivi che l’hanno resa vincente in Italia e all’estero.
Si forma la Lazio di Cragnotti
Trattasi della Lazio leggendaria del presidentissimo Sergio Cragnotti. Un imprenditore vecchio stampo balzato alla cronaca mediatica per le note vicende giudiziarie riguardanti il crac Cirio, ma che nel calcio ha lasciato più di un segno.
Durante tutti gli anni ’90 riesce a plasmare una squadra dominante in Italia e in Europa, dopo averla acquistata dall’ex presidente Calleri. Al centro del progetto abbiamo un mix tra vecchia guardia e giovani di grandissima prospettiva. A guidare l’orchestra allenatori rampanti con idee di calcio volte allo spettacolo oppure vincenti. I principali sono da considerarsi Zeman ed Eriksson.
Il tecnico svedese, con la sua proverbiale abilità e calma olimpica consente di guidare la Lazio verso il vertice della classifica. I vari Jugovic, Mancini, Mihajlovic, Veron e i giovanissimi Nesta e Nedved, Simeone, tanto per citare alcuni nomi illustri, sono solo piccoli grandi tasselli di un puzzle perfetto da incastrarsi. In porta Marchegiani e Peruzzi, in attacco invece si sono avvicendati nomi di grande rilievo come Beppe Signori, Alen Boksic, Marcelo Salas, Hernan Crespo, Christian Vieri. Tutta gente dal pedigree vincente.
Lo Scudetto del 2000 della Lazio di Cragnotti è leggenda
La Lazio di fine anni ’90, in concomitanza con l’avvento del nuovo millennio, sale dapprima ai vertici, conquistando la Coppa Italia contro il Milan. Un primo passo fondamentale per guadagnare slancio e vigore. Poi tocca alla Coppa delle Coppe del 1999, l’ultima della storia. Batte poi in Supercoppa il Manchester UTD dando il via alla stagione che la guiderà al trionfo in campionato.
Il 2000 è l’anno di grazia vero e proprio che coincide con la conquista dello Scudetto. L’arrivo di gente come Stankovic, Salas e un certo Bobo Vieri non facevano altro che alimentare i sogni di gloria in maniera ulteriore. E alla fine così è stato.
Dopo anni bui e di cocenti delusioni finalmente l’aquila laziale tornava a volare. Lo scontro diretto con la Juve e il famosissimo gol di Calori sotto la pioggia battente di Perugia estromettono definitivamente i bianconeri dalla corsa Scudetto.
Strada spianata verso il secondo Scudetto biancoceleste. Principale artefice di questa trionfale spedizione il signor Sergio Cragnotti, ancora oggi celebrato come uno dei migliori presidenti nella storia laziale, se non il migliore.
La formazione tipo della Lazio campione d’Italia recita così: Marchegiani, Negro, Nesta, Mihajlovic, Favalli, Nedved, Simeone, Veron, Mancini, S. Inzaghi (Boksic), Salas.