La Roma di Paulo Roberto Falcão, oggi su Campioni Calcio
Gli anni ’80 sono stati l’epoca d’oro del calcio italiano, anche e soprattutto per la presenza di grandi squadre e grandissimi calciatori. Non a caso la Serie A veniva considerato il campionato più bello e ambizioso al mondo, motivo per cui il brasiliano Paulo Roberto Falcão ha deciso di soggiornarvi, dando vita alla Roma di Falcão, vincente in Italia e “quasi” in campo europeo, con una finale di coppa Campioni proprio all’Olimpico, persa ai rigori contro il Liverpool di Grobbelaar.
Il grande campione brasiliano che sale alla ribalta nella Roma giallorossa e ne diventa il simbolo assoluto. Un’era vissuta ai vertici e culminata con la conquista di uno storico Scudetto, il secondo dei tre conquistati nella sua storia dalla società giallorossa.
Paulo Roberto Falcão imperatore di Roma
Paulo Roberto Falcão diviene per i tifosi “L’ottavo re di Roma”. Così veniva definito l’asso brasiliano su cui il presidente Dino Viola costruì una squadra vincente. Correva la stagione 1982/1983.
La Roma si impone davanti a mostri sacri del calcio italiano come Inter e Juve. La sapiente guida tecnica di Nils Liedholm, indubbiamente, faceva tutta la differenza del mondo. Così come avere in squadra personaggi del calibro di Giannini, Righetti, Nela, Ancelotti, Di Bartolomei, Bruno Conti, Pruzzo e appunto Falcao. Quest’ultimo incarnava alla perfezione il tipico direttore d’orchestra del centrocampo, in grado di sbaragliare gli assetti avversari in campo con la forza della sua classe. Di caratura decisamente internazionale.
Falcao era un classico brasiliano elegante, ma poco propenso al dribbling e alla giocata spettacolare, tanto è vero che spesso la critica lo incalzava per questo motivo. Lui e Zico rappresentavano il meglio del calcio brasiliano in Italia in quegli anni.
Contro lo scetticismo più totale giunge uno Scudetto inaspettato nella stagione sopra citata. Il secondo nella storia giallorossa. Il contributo del calciatore brasiliano fu pressoché predominante per l’occasione con 7 reti accumulate in 27 presenze in campionato.
La Roma di Falcao dura 5 anni, tra alti e bassi, ma sempre sulla cresta dell’onda. Sempre lì, al suo posto a centrocampo. Il posto ancora oggi tanto rimpianto dai tifosi giallorossi. Non ce ne sono stati tanti altri con quei lampi di classe e genialità ricorrenti.
Nell’84/85 quella Roma arriverà, come detto, “quasi” sul tetto d’Europa, fermata solo ai calci di rigore dal Liverpool in una finale stregata di Coppa dei Campioni all’Olimpico.
In cinque anni di Roma di Paulo Roberto Falcão, il brasiliano porta la società giallorossa alla vittoria di uno scudetto e due coppe Italia, con 152 partite condite da 27 reti messe a segno.
Una parentesi, ad ogni modo, trionfale che conduce la squadra giallorossa nelle prime stagioni degli anni ’80 a primeggiare su larga scala. Tra Italia ed Europa. Grazie, anche e soprattutto, all’estro di Paulo Roberto Falcão. Atipico brasiliano, ma efficace quanto basta attorno al quale la Roma ha costruito una squadra capace di giocarsela ogni anno contro gli squadroni del Nord.