Storia dell’Italia agli Europei nel post di Campioni Calcio
Ogni manifestazione calcistica ha la sua importanza. Nello sport, come nella vita, si punta e si deve sempre puntare all’obiettivo più alto, ossia alla vittoria finale. La nostra Nazionale ha una bacheca ricolma di titoli sotto questo punto di vista. Ma la storia dell’Italia agli Europei non è, però, così rosea.
La Nazionale italiana è una di quelle che ha partecipato a tutte, o quasi, le edizioni dei Mondiali ogni 4 anni, vincendone quattro. Eppure lo stesso ruolino di marcia non lo si riscontra in un’altra manifestazione continentale di primo piano: gli Europei. Qui si fa un po’ più di fatica, come dimostra la storia. Vediamo insieme il cammino agli Europei degli azzurri nelle righe che seguono!
L’Italia agli Europei
Una storia dell’Italia agli Europei di calcio priva dell’aura vincente che caratterizza da sempre gli azzurri. È successo solo una volta che l’Italia abbia vinto gli Europei prima del 2021. Trattasi dell’edizione del 1968. Altre 2 volte, invece, si è arrivati secondi, tra il 2000 e il 2012. Una volta si è conseguito il quarto posto, nel 1980.
Per il resto, tante buone prestazioni, ma vittorie soltanto sfiorate. 5 volte in totale l’Italia è arrivata almeno alle semifinali, senza riuscire ad andare oltre. Nelle prime edizioni dei campionati Europei, datate 1960 e 1964, quella Nazionale non riesce neanche a qualificarsi per le fasi finali, a dimostrazione di un rapporto sin da subito complicato con questa manifestazione sportiva.
Dopo la parentesi esaltante e inaspettata del ’68 sopra citata (si giocava in Italia), negli anni ’70 si ripiomba nel baratro e non si consegue nessuna qualificazione agli Europei, saltando ben 2 edizioni tra il 1972 e il 1976. Fuori dal giro anche nel 1984. Nell’88, invece, si rientra e si vola in Germania, sponda Ovest. La semifinale persa con l’Urss grida ancora vendetta.
La successiva qualificazione giunge in prossimità degli Europei 1996, di marca inglese, ma non si va oltre il girone. Nel 2000 l’epica semifinale vinta ai rigori contro l’Olanda (vedasi il famoso cucchiaio di Totti a Van Der Sar), che viene però spazzata via dal Golden Goal beffardo di Trezeguet nella finalissima con la Francia. Brucia ancora oggi.
Euro 2004 è l’edizione degli Europei più controversa per i colori italiani, anche e soprattutto a causa del celebre “biscottone” messo in atto da Danimarca e Svezia, che, in pratica, fece fuori proprio l’Italia.
Euro 2008 sembra essere la volta buona per riscattare completamente quella brutta pagina calcistica, ma la corsa azzurra si ferma ai quarti contro la Spagna, dopo i calci di rigore.
Euro 2012 vede la Nazionale di Cesare Prandelli arrivare fino alla finalissima (straordinaria la prova di Balotelli contro la Germania in semifinale), ma ancora una volta c’è la Spagna a spezzare i sogni di gloria con un secco 4-0, in una gara senza storia.
Euro 2016 resterà nella storia per i rigori di Zaza e Pellé sbagliati contro la Germania ai quarti. Guardare per credere.
I successivi Europei del 2021 vedono la Nazionale di Mancini vincere e trionfare dopo prestazioni convincenti del girone e un gruppo compatto, che ha avuto la meglio in semifinale sulla Spagna (dopo i calci di rigore) e nella finalissima, sempre grazie ai penalties, sull’Inghilterra a Wembley, che riconsegnano il trofeo nelle mani italiane dopo 53 anni di assenza.
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