Il Milan di Sacchi

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Il Milan di Sacchi protagonista oggi su Campioni Calcio

Fare la storia nel mondo del calcio non è affatto impresa facile. Non sempre vincere costituisce sinonimo di ingresso immediato e automatico nell’élite pallonaro. In tutti i casi, aiuta. Il Milan di Arrigo Sacchi ha fatto quasi giurisprudenza. Una squadra vincente nell’animo che ha dato lustro al calcio italiano tra la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90. 

Oggi vi raccontiamo la storia del Milan di Sacchi per il nostro appuntamento con le Storie di Calcio, a cura del nostro portale!

Il Milan di Sacchi: una scuola di calcio vincente

Tanti successi, tanta gloria grazie ai talenti smisurati di cui disponeva quella fantastica squadra. E’ l’estate del 1987 quando l’allora presidente del Milan Silvio Berlusconi decide di puntare su un debuttante assoluto in Serie A come Arrigo Sacchi.

Arrigo è allora un tecnico rampante, che aveva fino a quel momento allenato il Parma in serie B ma ha delle idee di calcio innovative per l’epoca. Si dice che Berlusconi si innamora di Sacchi in occasione di una gara di coppa Italia, vinta dal Parma a Milano contro lo stesso Milan, allora allenato da Nils Liedholm. E’ proprio il gioco messo in campo dalla squadra parmense, l’organizzazione di gioco, il dettaglio quasi maniacale degli schemi a far propendere la scelta verso l’allenatore di Fusignano.

Il Parma si impone a Milano per 1-0 con il gol di Fontolan a settembre del 1986, addirittura ripetendosi a febbraio 1987, di nuovo per 1-0 negli Ottavi di finale della competizione iridata, con gol di Bortolazzi.

Milan vincente al primo colpo

Quella formazione rossonera, che viaggia costantemente nel centro della classifica italiana, in pochi anni divenne un’autentica corazzata, potenzialmente da titolo ogni anno.

Al primo anno di Milan, nella stagione 1987-88, Sacchi porta a casa lo scudetto, battendo il Napoli di Maradona per 3-2 al San Paolo, in una gara epica tra titani. L’anno dopo si aggiunge la Coppa Campioni con una finale da urlo contro la Steaua Bucarest, annientata per 4-0, dopo aver battuto il Real Madrid per 5-0.

In totale Sacchi al Milan porta in dote 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 2 Supercoppe Europee, 1 Supercoppa italiana e 1 Scudetto.

In pratica, almeno un trofeo conquistato per ogni stagione.

Un trampolino di lancio verso una vera e propria rivoluzione sul piano dei risultati conseguiti sportivi fino a quel momento, ma, anche e soprattutto, sul piano del gioco.

Tutto ciò grazie ad investimenti milionari messi in atto dalla facoltosa proprietà berlusconiana, in grado di assicurarsi fuoriclasse del calibro di Van Basten, Riijkard, Gullit.

Pressing, tecnica e pallino del gioco tra le mani in aperta contrapposizione con il canonico catenaccio all’italiana sono le armi di quel Milan.

La vera rivoluzione del maestro Sacchi artefice di una filosofia calcistica improntata all’esaltazione delle individualità e del collettivo secondo un giusto mix.

franco baresi milan

Conclusioni

Il calcio offensivo e spettacolare, in pieno stile olandese, è l’inizio del mito. Il Milan di Arrigo Sacchi, non a caso, è considerata una delle squadre più forti di sempre, oltre che una delle più vincenti. Leggendaria per definizione. Come il Barcellona di Guardiola e l’Olanda di Michels e Cruijff. Quando si dice: andare a scuola di calcio.

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