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Ryan Giggs, bio dell’iconico esterno sinistro gallese del Manchester UTD di Ferguson

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Ryan Giggs, bio dell’iconico esterno sinistro gallese del Manchester UTD di Ferguson, nel post a cura di Campioni Calcio

Le bandiere esistono ancora. Se si fosse ancora a cavallo tra gli anni ’90 e 2000 quest’affermazione sarebbe più che valida. Uno di quelli che hanno portato questo scettro con onore e dedizione alla causa si chiama Ryan Giggs.

Un monumento del calcio internazionale, il cui nome e cognome non può non essere rappresentato nell’olimpo dei più grandi. Una creatura targata Alex Ferguson, tra le tante, che ha legato il proprio nome ad un’unica squadra. Una notizia già di per sé, considerando la facilità con cui si cambia casacca nel calcio di oggi.

Se vogliamo trovare proprio una pecca, ma questo non dipende da Giggs, è il fatto che non ha mai giocato neppure una partita in un Mondiale. Il Galles, suo paese di nascita, non ha mai avuto una tradizione calcistica così forte, almeno finché Giggs giocava.

Ma scopriamo in questo nuovo post a cura di Campioni Calcio la storia e le gesta calcistiche dell’esterno sinistro gallese Ryan Giggs. Bentornati sul nostro portale!

Gli inizi di Ryan Giggs al Manchester United

Ryan Joseph Giggs nasce come Ryan Joseph Wilson a Cardiff il 29 novembre del 1973. Nato inglese, il cattivo rapporto con il padre lo ha portato a decidere di cambiare legalmente cognome e a scegliere la cittadinanza gallese. Da piccolo gioca a rugby, ma successivamente opta per il calcio ed entra nelle giovanili del Manchester UTD.

Ryan Giggs è un’ala sinistra, ma tatticamente duttile e prezioso, a tal punto da essere impiegato ovunque in mezzo al campo. Il sogno di qualsiasi allenatore al mondo. Mancino naturale, il destro lo usava pochissimo. Nonostante ciò, però, negli anni migliori della sua carriera è stato a lungo imprendibile per qualsiasi difensore. 

Nasce anagraficamente in Galles, ma calcisticamente al Manchester United. Una vita all’ Old Trafford. La sua carriera la si può riassumere così, ma sarebbe troppo riduttivo. Qualsiasi riduzione finirebbe per svilire il lavoro e la traccia lasciata da uno dei miti assoluti di una squadra divenuta leggenda.

Il primo contratto da professionista lo firma nel 1990 proprio nel giorno del suo diciottesimo compleanno. Debutto in Premier League l’anno successivo in una partita contro l’Everton. E’ nato un mito.

Ryan Giggs subito diventa protagonista assoluto

Il giovane Ryan Giggs si mette subito in mostra e non teme affatto il confronto con i più grandi, dimostrando una personalità e una padronanza che lo contraddistinguono per un’intera carriera. A lui si deve il gol più veloce nella storia del Manchester United, segnato esattamente dopo 15 secondi durante un match di campionato appena iniziato in contrapposizione al Southampton nel 1995.

Arrivano i primi record per Ryan Giggs

Con lo UTD vince praticamente di tutto, in campo nazionale ed internazionale. Con Beckham forma per alcuni anni un duo sulle fasce incredibile: destra o sinistra lo UTD sfonda con i suoi fuoriclasse, mettendo dentro cross invitanti per le punte del Manchester. Indimenticabili Yorke e Cole, che usufruiscono dei loro cross segnando gol a grappoli.

Il 1999 è un anno di grazia per Giggs, poiché vince praticamente tutto tra Premier League, FA Cup e Champions League. Da quel momento in poi la stella del centrocampista gallese brillerà molto di più anche a livello internazionale. Incedibile la finale contro il Bayern Monaco, che rimarrà nella storia della competizione.

Eguaglia il record di Bobby Charlton di 758 partite giocate con i red devils nell’ultima giornata di campionato riferita alla stagione 2007/2008. Alza un’altra Champions League al cielo nella memorabile finalissima con il Chelsea finita a proprio favore dopo una lunga sequela di rigori.

Insieme a McManaman e Hargreaves, nomi altisonanti dell’epoca, acquisisce lo status prestigioso di unico calciatore britannico a giocare e vincere più di una volta la finale di Champions.

Giocatore dell’anno in Premier nel 2009, prima volta in carriera. Nel gennaio 2011 viene riconosciuto dalla platea come il miglior giocatore che abbia mai indossato la maglia del Manchester United, sopravanzando nelle preferenze leggende del calibro di George Best e lo stesso Bobby Charlton.

Premio alla carriera Golden Foot nello stesso anno. Nel 2013 si fa persino assistente dell’allenatore David Moyes ricoprendo, di fatto, il doppio ruolo tra campo e panchina.

I numeri di Ryan Giggs

Calciatore a quota 145 presenze in Champions League. Primatista assoluto per una sola partita davanti a Raul del Real Madrid. Il 19 maggio 2014 il giorno più triste per i tifosi dello United: Ryan Giggs decide di ritirarsi dal calcio.

Un addio doloroso successivo a quello di Alex Ferguson. In totale dal 1990 al 2014 36 trofei messi in bacheca, che lo rendono il calciatore più vincente nel panorama inglese.

I trofei vinti da Giggs possono essere così ricapitolati:

  • Campionato inglese: 13
  • Coppa di Lega inglese: 4
  • Charity/Community Shield: 10
  • Coppa d’Inghilterra: 4
  • Supercoppa UEFA: 1
  • UEFA Champions League: 2
  • Coppa Intercontinentale: 1
  • Coppa del mondo per club: 1

Raggiunge almeno 1.000 partite in carriera da professionista. Con lo UTD 963 presenze tra campionato, competizioni nazionali ed europee per la leggenda gallese.

Dobbiamo trovargli una pecca? Forse il fatto che non segnava tantissimo. Solo in due anni è arrivato in doppia cifra e dal 2004/05 fino al ritiro non ha mai superato i 5 goal in Premier League. Ma se fosse stato pure un esterno dal goal ‘facile’, sarebbe stato praticamente il calciatore perfetto. Comunque in carriera per lui 168 reti in maglia Red Devils.

Ryan Giggs in Nazionale

Ryan Giggs rappresenta un po’ il Maradona del Galles. La figura intorno a cui un’intera nazione si è appoggiata per tanti anni nell’ottica di stupire a livello europeo e internazionale. Il debutto assoluto avviene nel 1991 a 17 anni ed è il più giovane del suo Paese a indossare la maglia della selezione (battuto solo qualche anno più tardi da Gareth Bale).

Prima rete nel 1993, in una partita di qualificazione al Mondiale ’94 disputata contro la Germania. Per 16 anni ha rappresentato in tutti i sensi l’identità gallese, accumulando 12 reti in 64 partite complessive.

L’unico grande rammarico, lo abbiamo detto all’inizio, è di non aver mai potuto prendere parte ad una manifestazione di ampio raggio come un Europeo o un Mondiale, ma la qualità espressa intorno a sé dai compagni di squadra non era particolarmente eccelsa. Ecco spiegato il motivo.

Nel 2007 ha deciso di non rispondere più alle chiamate del Galles per qualsivoglia match. Nel 2012, tuttavia, è inserito dalla Gran Bretagna in veste di fuori quota per partecipare alle Olimpiadi di Londra. Vi partecipa in grande stile e segna una rete contro gli Emirati Arabi. Non propriamente un gol banale in quanto lo relega di diritto come il calciatore più vecchio a segnare durante un Olimpiade, avendo in dote 38 anni.

Giggs allenatore

Ryan Giggs veste i panni dell’allenatore dal 2014 (proprio allo UTD) e nel 2016 Van Gaal lo desidera come suo assistente. Lui accetta, continuando a legare il suo nome al marchio Manchester United. La sua casa. La sua vita. Dopo quasi 30 anni di onorata presenza lascia definitivamente il club nel luglio 2016.

Lo aspetta la panchina del Galles a partire dal gennaio 2018. Sta per coronare il sogno di partecipare ad un Europeo edizione 2021, quando a causa di problemi familiari viene spodestato dalla panchina. Un altro grande rammarico si consuma nell’ambito di una carriera costernata di fascino e mito. La maledizione del Galles per Giggs che non smette nemmeno quando ha appeso gli scarpini al chiodo.

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