Juan Alberto Schiaffino, bio del centrocampista uruguayano

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Juan Alberto Schiaffino, bio del centrocampista uruguayano campione del mondo nel 1950, nel post a cura di Campioni Calcio

C’è stato un tempo glorioso del gioco del calcio, durante il quale certi calciatori venivano considerati dei veri e propri miti dentro e fuori dal campo. Lo sono ancora nella stragrande maggioranza dei casi, come, ad esempio, Juan Alberto Schiaffino.

Esponente di un’epoca calcistica in bianco e nero lontana nel tempo, ma che ha saputo rendere memorabile con la sua classe. C’è stato un tempo in cui l’Uruguay era una Nazionale a dir poco formidabile e vincente grazie anche alle magie di Schiaffino.

In questo post a cura di Campioni Calcio vediamo insieme la storia e la carriera del centrocampista uruguayano Juan Alberto Schiaffino. Bentornati sul nostro portale!

Juan Alberto Schiaffino al Peñarol

Juan Alberto Schiaffino Villano nasce a Montevideo il 28 luglio del 1925. Suo padre, Raúl Gilberto, è impiegato presso l’Ippodromo di Maroñas, mentre la madre è una casalinga paraguayana. Il nonno paterno Alberto, è invece originario di Camogli (Genova) ed emigra nel Sud America agli inizi del Novecento per aprire una macelleria.

Schiaffino è stato centrocampista sviluppatore di gioco e dalla tecnica sopraffina. Un calciatore avanzato, moderno e completo, come si usa dire oggi. Inizia la sua carriera in Uruguay, terra natìa, stazionando a livello giovanile tra le due squadre più importanti della nazione, vale a dire Nacional e Peñarol. Nel 1945 passa in prima squadra proprio alla seconda squadra citata e da lì ne diventa uno dei punti cardine.

Presenza imprescindibile e particolarmente tangibile sul campo. Viene soprannominato sin da subito “Il piccolo maestro” per la sua capacità innata e sapiente di saper cucire gioco e dispensarlo al resto dei compagni.

Al Peñarol vince praticamente tutto o quasi. Sono ben 5 i titoli nazionali messi in bacheca dal 1945 al 1954, ultimo anno in squadra. Sono 88 gol totali in 227 partite di campionato, che rappresentano un bottino di tutto rispetto, partendo dalla premessa che lo si ricorda come centrocampista e non attaccante.

Di fatto, quel Peñarol che l’ha visto protagonista alla soglia degli anni ’50 è considerata la formazione più forte di tutti i tempi in Uruguay, in grado di aprire e proseguire un ciclo pressoché inarrestabile.

Juan Alberto Schiaffino al Milan

Per Juan Alberto Schiaffino giunge il momento di dimostrare il proprio valore anche al di fuori dei confini uruguaiani. L’unico banco di prova che gli manca realmente per essere annoverato dalla stampa internazionale come uno dei calciatori più forti di sempre.

In un certo senso raccoglie questa sfida nel momento in cui si trasferisce in Serie A, per la precisione al Milan. Il corteggiamento del Genoa non va a buon fine e così si spalanca la strada per i rossoneri. Pagato ben 52 milioni di lire, cifra record per l’epoca.

Galeotti furono i Mondiali del 1954 in Svizzera, dove Schiaffino si prende la scena in maniera preponderante con tutto il suo talento. L’esordio con i rossoneri è in un Milan-Triestina di campionato del 19 settembre. E si presenta benissimo al pubblico italiano segnando una pregevole doppietta. Preludio alla caterva di titoli che avrebbe portato a casa di lì agli anni successivi. Ben 3 Scudetti dal 1954 al 1959, caratterizzati da un rapporto non propriamente idilliaco con l’allenatore dell’epoca, tale Gipo Viani.

Nel 1958 è quasi Campione d’Europa a vantaggio del mitico Real Madrid di Di Stefano, ma il 3-2 spagnolo finale ai supplementari spezza i sogni di gloria da Coppa dei Campioni.

Sono in totale 60 gol in 171 partite in maglia rossonera. Ancora oggi celebrato dalla parte vintage del tifo e della stampa.

Per 102 milioni di lire si trasferisce alla Roma dalla stagione 1960/1961.

schiaffino milan

Juan Alberto Schiaffino alla Roma

Gioca nella Capitale per due anni, ma le sue prestazioni cominciano ad essere in fase calante. L’età e il fisico non lo sorreggono più come un tempo e lo testimonia il cambiamento di ruolo immediato da centrocampista a libero. Segno inequivocabile di un tramonto ormai inesorabile. Ed è proprio qui che si conclude la gloriosa cavalcata calcistica di Schiaffino.

Con la Roma gioca un totale di 47 partite mettendo a segno 3 reti.

Juan Alberto Schiaffino allenatore

Dopo la carriera da calciatore, Schiaffino torna a Montevideo per intraprendere quella di allenatore. Nel 1974 gli è affidata la nazionale uruguaiana, con la quale l’anno seguente partecipa alla Copa América. Poco dopo allena anche le giovanili del Peñarol, fino al 1976.

Dopodiché si ritira definitivamente.

Juan Alberto Schiaffino nella Nazionale uruguaiana

Juan Alberto Schiaffino è considerato una vera e propria celebrità in Uruguay. Uno degli esponenti di spicco di quel Maracanazo che ha fatto storia e ha dato enorme dispiacere al Brasile.

Al Mondiale del 1950 i brasiliani erano considerati i favoriti assoluti, ma Schiaffino e compagni sovvertono il pronostico e fanno piangere un’intera nazione. C’erano ben 200.000 spettatori al Maracanà di Rio de Janeiro in quel 16 luglio 1950 che rappresenta la giornata più triste di tutti i tempi per il calcio brasiliano. Una stella sul petto per quello uruguagio da sfoggiare con patriottismo e onore.

Schiaffino è uno dei pilastri portanti di quella Nazionale vincente, confermatasi ad alti livelli anche ai successivi Mondiali svizzeri del 1954. Finisce terzo, fermato soltanto dalla leggendaria Ungheria di Puskas in semifinale. Contro l’Austria, finale per il terzo posto, gioca l’ultima partita in Nazionale.

Saranno in totale 21 presenze con 8 reti messe a segno per lui.

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Juan Alberto Schiaffino nella Nazionale italiana

Non è la sua ultima partita con una selezione nazionale, perché Schiaffino prende una decisione non da tutti, vale a dire sposare la causa dell’Italia. Può essere convocato dagli azzurri per le sue lontane origini italiche, derivanti dal nonno nativo di Genova. Ma dal 1954 al 1958 disputerà solamente 4 gare in totale con l’Italia, fallendo l’accesso ai Mondiali del 1958 in Svezia.

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