Gianluigi Buffon, bio del mitico portierone italiano

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Gianluigi Buffon, biografia del mitico portiere italiano di Parma, Juventus e Nazionale, nel post a cura di Campioni Calcio

L’Italia calcistica, dal 2017 al 2022, per quanto riguarda il Mondiale, non ha vissuto un periodo semplice, tanto per usare un eufemismo. Causa scatenante la clamorosa eliminazione dal Mondiale 2022 in Qatar per la seconda volta consecutiva. Dopo la Svezia, ci pensa la Macedonia a buttarci fuori dai mondiali da Campioni d’Europa in carica. Contro gli svedesi, però, nel 2017 c’era anche il mitico Gianluigi Buffon. Portiere di lungo corso entrato nella leggenda delle squadre di club, oltre che della Nazionale azzurra.

Considerato tra i portieri più forti in assoluto nella storia del calcio insieme a pochi altri, almeno nel suo ruolo naturale. Chi lo ha potuto ammirare potrà confermare quanto si dice sul suo conto. C’è chi dice sia stato l’erede, nel ruolo, di Dino Zoff.

Vediamo la storia di Gianluigi Buffon nel nuovo post dedicato ai portieri più forti di sempre, a cura di Campioni Calcio. Bentornati!

Gianluigi Buffon al Parma

Gianluigi Buffon, detto Gigi, nasce a Carrara il 28 gennaio del 1978. E’ cresciuto in una famiglia di sportivi, dove la madre Maria Stella Masocco è stata per ben tre volte campionessa italiana di getto del peso e lancio del disco, lo zio Dante Masocco ha giocato a livello nazionale e nella Serie A1 di basket, mentre il padre Adriano ha militato nella nazionale di getto del peso. Ancora le sorelle Guendalina e Veronica sono state pallavoliste affermate. È infine anche parente di Lorenzo Buffon, iconico portiere di Milan, Genoa, Inter, Fiorentina, oltre che della Nazionale Italiana.

Buffon sin da piccolo è appassionato di calcio, essendo tifoso del Genoa e della Carrarese. Il suo idolo calcistico è stato il mitico portiere camerunense N’Kono, a cui ha dedicato anche il nome ad uno dei suoi figli (Thomas).

Inizia nella scuola calcio Canaletto, una società di calcio dilettantistica della Spezia. Poi si sposta al Bonascola. A soli 13 anni si trasferisce al Parma per 15 milioni di vecchie lire. L’investimento forse meglio azzeccato della storia della società parmense.

Inizia come centrocampista ma a 14 anni si sposta in porta. E da allora non se ne discosterà più.

Gianluigi Buffon mostra già al Parma di essere e di poter diventare un grandissimo numero 1. Corre l’anno 1995 e il tecnico parmense di allora, Nevio Scala, lancia nella mischia un dodicesimo ancora tutto da scoprire.

Il debutto ufficiale in Serie A è datato 19 novembre 1995 contro il Milan. Grazie alle sue parate, quella partita finisce 0-0 e si comincia subito a parlare di lui come potenziale crack. Non si nascondono le grandi qualità.

Debutta persino in Coppa Uefa a soli 19 anni in un match a eliminazione diretta giocato contro i portoghesi del Vitoria Guimaraes. Il Parma esce dalla competizione, ma esce, a sua volta, con la consapevolezza di avere il meglio tra le mani. Anzi, tra i guanti.

Tanto è vero che nella stagione 1996/97 Gigi Buffon prende ufficialmente le redini della porta della sua squadra. Contribuisce in maniera determinante a far conquistare il secondo posto in campionato, sfiorando persino l’impresa dello scudetto che sarebbe stata più che epica.

L’avventura di Buffon al Parma si estende fino al 2001 e in questo lasso di tempo porta a casa 3 trofei complessivi: 1 Coppa Uefa, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa italiana.

Partecipa in quegli anni alle migliori stagioni della storia del Parma in serie A e in Europa e lascia i parmensi (salvo poi tornare molti anni più tardi) dopo oltre 200 gare in A.

È solo l’inizio di una carriera tutta in ascesa, destinata a farlo rientrare nell’olimpo degli inarrivabili. 

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Gianluigi Buffon alla Juve

Gigi Buffon si trasferisce alla Juve nel 2001 insieme al compagno di squadra Thuram. La squadra bianconera, naturalmente, rappresenta il meglio espresso dal calcio italiano in quel momento e non poteva non mettere gli occhi su un talento così prezioso.

Il trasferimento si concretizza per la “modica cifra” di 75 miliardi di lire. L’acquisto più costoso della Juve in quel momento, prima che arrivasse Higuain. Alla prima stagione subito il primo scudetto, superando al fotofinish l’Inter in uno scontro al vertice alquanto appassionante e ricco di colpi di scena.

L’anno dopo giunge la Supercoppa italiana e un altro scudetto, la cui gioia è mitigata in maniera crudele dalla finalissima di Champions League persa ai rigori contro il Milan in quel di Manchester. Una macchia ancora ben presente nella mente di Buffon, il cui grande rammarico resta il non aver mai alzato al cielo una Champions League (a cui si aggiungeranno altre 2 finali).

Neanche il premio come miglior giocatore Uefa di quella Champions, assegnato per la prima volta ad un portiere, riesce ad attenuare la delusione imperversante. Nel 2003 si prende una parziale rivincita contro i rossoneri battendoli ai rigori nella finale di Supercoppa 2003.

Con Capello in panchina la Juve appare imbattibile in Serie A ed il risultato consequenziale è la conquista di due scudetti consecutivi tra il 2004 e il 2006. Poi è il momento di Calciopoli che fa saltare il banco.

Ma Buffon, da uomo e capitano vero, non abbandona la nave e resta alla Juve anche in Serie B. Un anno di purgatorio e pronta risalita. Sono anni di transizione per il club bianconero, costellati da apparizioni anonime in campionato. I due settimi posti consecutivi dal 2008 al 2010 dicono tutto in questo senso.

Solo l’arrivo di mister Antonio Conte ristabilisce determinate gerarchie pregresse. La Juve torna grande e con essa Gigi Buffon. 3 Scudetti consecutivi e 2 Supercoppe italiane, giusto per allargare ancor di più la già ricca bacheca.

La stagione 2013/2014 verrà ricordata, anche e soprattutto, per uno dei record più imbattibili di sempre: tenere la porta inviolata in campionato per ben 745 minuti di fila.

Lo scudetto targato Max Allegri coincide con la finale di Champions persa amaramente col Barcellona. In quell’edizione 2014/2015 Buffon è inserito nella top 11 stilata dalla Uefa.

Quinta Supercoppa italiana nel 2015 ai danni della Lazio, la sesta conseguita a livello personale. Primo posto in questa speciale classifica dei titoli individuali al pari di Dejan Stankovic.

Stabilisce il nuovo record di imbattibilità in Serie A, attestandosi sui 974 minuti e scavalcando un altro illustre collega, Sebastiano Rossi. Accumula la terza Coppa Italia a livello personale.

Inserito dall’autorevole France Football tra i 30 candidati al Pallone d’Oro nel 2016. Al sesto scudetto di fila corrisponde, in negativo, la terza finale di Champions League buttata al vento, stavolta per colpa del Real Madrid nel 2017. 

Tutto questo nonostante venga riconosciuto come il miglior portiere di quella competizione. Arriverà quarto nella classifica ufficiale per il Pallone d’Oro. Meno protagonista del solito nell’ultima stagione disputata in bianconero nel 2017/2018, incorniciata dalla quarta Coppa Italia e il settimo scudetto messi a segno.

L’ultima gara ufficiale disputata è contro il Verona il 19 maggio del 2018.

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Gianluigi Buffon al PSG

A 40 anni va a giocare nel PSG. Qui, il posto da titolare non è assicurato, tanto è vero che in campionato gioca 17 partite, subendo 18 goal, alternandosi con Alphonse Areola.

Il 6 luglio 2018, a 40 anni, viene ingaggiato a parametro zero dai francesi del Paris Saint-Germain. Qui vince, ad agosto 2018, la Supercoppa di Francia. Ma il suo pallino resta la Champions League: una competizione stregata. Agli ottavi, all’andata, il suo PSG vince 2 a 0 contro il Manchester United ma al ritorno, al Parco dei Principi, una sua papera consente a Lukaku di segnare il 2 a 1 per la squadra inglese che poi vincerà 3 a 1 andando ai quarti di finale.

Dopo una breve parentesi al PSG, dove si aggiudica solamente 1 titolo francese e 1 Supercoppa francese e nulla più, Buffon decide di ritornare lì dove ha scritto la storia, cioè alla Juventus.

Gioca con i francesi un totale di 25 gare.

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Il ritorno di Gianluigi Buffon alla Juventus e al Parma

A 41 anni suonati torna alla Vecchia Signora. Dopo un match disputato contro il Bayer Leverkusen in Champions League diventa il secondo giocatore più anziano a giocare una partita continentale, dopo Marco Ballotta.

Scavalca anche Del Piero nella graduatoria dei giocatori con più presenze in Serie A in maglia bianconera. Sono esattamente 479. Sono 648 presenze complessive in massima serie, meglio di un certo Paolo Maldini. Nel 2021 non rinnova il contratto con la sua Juve e compie un altro ritorno al passato, stavolta al Parma in Serie B, dove gioca attualmente. Prima di lasciare però vince un altro scudetto, una coppa Italia e un’altra Supercoppa italiana. Difficile elencare tutti i trofei vinti in maglia bianconera.

Con i bianconeri gioca un totale di 685 partite tra serie A e coppe. 

Gianluigi Buffon in Nazionale

La storia di Gigi Buffon con la casacca azzurra dell’Italia è una storia che ha del leggendario. Inizia tutto nel 1997 con l’esordio con la rappresentativa maggiore dopo aver fatto tutta la trafila negli Under.

Lo convoca per primo l’allora ct Cesare Maldini. Il Mondiale del 1998 lo vede ancora ai margini alle spalle di portieri come Peruzzi e Pagliuca. Ma dal 2000 in poi la porta dei pali della Nazionale sarà tutta sua, salvo ad Euro 2000, manifestazione saltata per via di un infortunio.

Gioca tutte le competizioni europee e mondiali dal 2004 al 2016. Nel mezzo l’apice della gloria sul tetto del mondo ai Mondiali del 2006. Con tanto di paratone su colpo di testa di Zidane durante i tempi supplementari. Se non è un campione questo, chi?

Sfiora anche la vittoria agli Europei, dove l’Italia giunge in finale nel 2012 ma si arrende alla più forte Spagna. Il 17 maggio 2018, in una conferenza stampa, annuncia il ritiro dalla nazionale.

In totale per Buffon saranno 176 presenze in Nazionale, il più presente della storia dell’Italia. 

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