Franz Beckenbauer: la storia del Kaiser

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Franz Beckenbauer biografia: la Germania ha il suo Kaiser nel post di Campioni Calcio

Esistono muri invalicabili o quasi nella vita, così come nel calcio. Nella fattispecie uno di questi si chiama Franz Beckenbauer. Il muro tedesco, meglio noto come il “Kaiser”.

Una di quelle leggende che a distanza di tanti anni illuminano ancora gli occhi di chi l’ha visto giocare o ne ha visto anche solo uno spezzone. Un autentico mostro sacro della difesa, dotato di grande personalità e carisma, innovatore del ruolo del difensore sotto tanti aspetti.

In questo post a cura di Campioni Calcio, vedremo insieme le gesta e la carriera di uno dei migliori difensori di tutti i tempi: il Kaizer Franz Beckenbauer!

beckenbauer germania

Franz Beckenbauer: introduzione

È stato uno dei primi, a cavallo tra gli anni ’60-70, a sviluppare il cosiddetto ruolo del “libero”, non soltanto difendendo, ma proponendosi anche in fase di sviluppo della manovra di gioco. La biografia ripercorsa ne testimonia l’innata classe e leadership in abbinamento ad eccellenti risultati ottenuti sul campo grazie alle sue qualità tecniche e caratteriali.

Beckenbauer nel Bayern Monaco

Franz Beckenbauer nasce a Monaco di Baviera l’11 settembre del 1945 e fin da piccolo si sono notate le sue grandi doti di sportivo, che unite al suo carisma e alla sua personalità da leader lo hanno condotto ben presto a giocare per una delle migliori squadre del mondo: il Bayern Monaco, per il quale ha giocato per quasi tutta la sua carriera.

franz beckenbauer

Infatti il Bayern è la squadra di Franz Beckenbauer per eccellenza.

Con i tedeschi ha vinto di tutto e di più, militando dal 1964 al 1977: in bacheca annovera 4 Coppe Nazionali, 4 campionati, 1 Coppa delle Coppe, 3 Coppe dei Campioni e 1 Coppa Intercontinentale. Certamente lui è il classico giocatore che sa come si vincono dei trofei importanti. 

Ai successi di squadra ha affiancato anche la gloria sul piano personale, considerando che è stato Pallone d’Oro per ben 2 volte, esattamente nel 1972 e nel 1976.

Con i tedeschi ha giocato per 575 volte siglando ben 75 gol: niente male per un difensore!

Franz Beckenbauer ai New York Cosmos e all’Amburgo

A fine ciclo con il Bayern Monaco, Beckenbauer si trasferisce a New York per giocare con la squadra locale dei New York Cosmos. La stessa squadra in cui Pelé chiude la sua carriera, tanto per intenderci. I due giocano insieme e danno lustro al calcio d’America in quel periodo, ancora poco noto. Siamo nell’anno 1977. Anche negli States lascia il segno, vincendo i 3 campionati nordamericani successivi al suo arrivo. 

Qui il Kaiser conclude la sua carriera costernata di primati, intervallata dalla breve parentesi all’Amburgo, squadra di Germania in cui rimase dal 1980 al 1982, conquistando anche un titolo. All’età di 38 anni chiude la carriera giocando nuovamente per i New York Cosmos.

franz beckenbauer new york cosmos

Beckenbauer in nazionale

Al pari del Bayern Monaco e delle altre squadre di club in cui egli ha militato, anche nella Nazionale della Germania Ovest frutta tanto in termini di titoli e ulteriore prestigio e slancio a livello internazionale. Con quella maglia bianca a righe nere addosso ha scritto la storia.

Arriva secondo al Mondiale del 1966 e terzo nel 1970. Quest’ultimo è il Mondiale del famoso e memorabile Italia-Germania 4-3, partita definibile eroica sotto tutti i punti di vista.

Quella partita la si ricorda, tra le tante cose, anche perché lo stesso Beckenbauer si lussa una spalla nel corso della stessa partita, ma resta comunque in campo anche per tutti i tempi supplementari. Finisce la partita con un braccio fasciato, a testimonianza del suo grande attaccamento alla causa Nazionale. 

beckenbauer

Campione d’Europa nel 1972 e Campione del mondo nel 1974, dove ha la meglio sull’allora rivoluzionaria Olanda di Johan Cruijff. Due anni dopo ci fu la beffa della finale persa agli Europei contro la Cecoslovacchia ai rigori.

Con la Germania Ovest si conteggiano 103 presenze totali per Beckenbauer che gli valsero il record assoluto per un giocatore tedesco. Tra gli altri, anche 14 reti all’attivo.

Curiosità: Franz Beckenbauer-Inter

Nel 1966 il buon Franz Beckenbauer all’Inter è più di un contatto. Avrebbe infatti potuto giocare in Italia se solo avesse firmato quel pre-contratto stabilito con l’Inter. Ma alla fine non se ne fece nulla e la sua aspirazione di giocare a San Siro non venne mai concretizzata del tutto.

Franz Beckenbauer allenatore

Appesi gli scarpini al chiodo, è tempo di dedicarsi alla panchina. Ma non quella di un parco pubblico o del proprio giardino di casa, bensì quella che spetta ad un allenatore.

In questa veste Franz Beckenbauer ha condotto la Nazionale tedesca dal 1984 al 1990. Perde il Mondiale del 1986 per mano dell’Argentina di Diego Armando Maradona, contro la quale ha la sua personale rivincita 4 anni più tardi nel Mondiale italiano del ’90.

Da segnalare un record personale di grande vanto in condivisione con Mario Zagallo e Didier Deschamps fino a quel momento: è uno dei pochissimi giocatori ad aver vinto almeno un Mondiale sia sul campo che dalla panchina come allenatore.

Lasciata la Nazionale, si dedica alle squadre di club. Il Kaiser comincia ad allenare il Marsiglia per un brevissimo periodo per poi far ritorno alla casa madre, il suo Bayern Monaco. Con i bavaresi “resiste” dal 1993 al 1996, trionfando sia in campionato che in Coppa Uefa, nella stagione 1995-1996.

Nel 1998 riceve la nomina di giocatore tedesco del secolo. Non male, considerando i tanti talenti sfoderati dal calcio teutonico.

germania campione italia '90

Beckenbauer dirigente

L’immagine di Franz Beckenbauer viene sporcata nel momento in cui ricopre il ruolo di dirigente nell’organismo internazionale chiamato FIFA. Divenuto presidente onorario del Bayern Monaco nel 2009, è anche vicepresidente della FIFA nel frattempo. Ed è proprio nel 2015 che viene messo sotto indagine per uno scandalo riguardante l’assegnazione “illecita” e sospetta dei Mondiali 2018 e 2022. 

Sostanzialmente, il suo coinvolgimento resta confinato al rifiuto di collaborare con il Comitato etico in merito all’indagine stessa. Da qui la sospensione per 90 giorni dalla carica ufficiale ricoperta. Gli scandali che hanno colpito il mondo del calcio negli anni 2000 lo hanno convinto a defilarsi definitivamente e abbandonare il ruolo dirigenziale che gli stava un po’ stretto.

Conclusioni

La riconosciuta ed elevata intelligenza tattica, oltre che il senso spiccato della posizione hanno prodotto un giocatore di nome Franz, di cognome Beckenbauer. Colui che incarna alla perfezione il pragmatismo tipicamente tedesco contrapposto ad altri tipi di gioco e di conduzione dello stesso, più pratici e rivoluzionari come quello olandese o più catenacciari come quello italiano.

E pensare che agli inizi della sua carriera Beckenbauer giocava da mediano.

Quell’eleganza di palleggio, la perfetta coordinazione della corsa, il lancio preciso e smarcante d’esterno caratterizzante, il tiro rapido e preciso: tutte qualità che lo hanno eretto a figura di riferimento e di spessore della Germania Ovest, oltre che del Bayern Monaco degli anni 60/70. Il Kaiser davanti al quale gli avversari si presentano con un certo timore, naturalmente inteso in senso calcistico.

Come lui ne nascono pochi. O forse, più probabilmente, non ne nasceranno più.

 

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