Careca, biografia dell’attaccante brasiliano del Napoli di Maradona

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Careca, biografia dell’attaccante brasiliano del Napoli di Maradona nel post a cura di Campioni Calcio

Gli anni ’80/90 hanno dato grande lustro al calcio italiano. In Serie A approdavano infatti i migliori giocatori da ogni parte del mondo ed era sicuramente il campionato più ambito in assoluto. Tra questi campioni non si può non menzionare un certo Antonio De Oliveira Filho. Brasiliano meglio noto come Careca. Attaccante considerato tra i più forti di quell’epoca. Con potenza, tecnica e senso della posizione, accompagnava perfettamente un certo genio del calcio come Diego Armando Maradona.

Un trio che, insieme a Bruno Giordano, ha fatto sognare tantissimi tifosi del Napoli. E, dobbiamo dirlo, anche i semplici appassionati di calcio.

In questo post a cura di Campioni Calcio e dedicato agli attaccanti più forti degli anni ’80, scopriamo insieme la storia di Careca. Bentornati sul nostro portale!

Careca in Brasile con la maglia di Guarani e San Paolo

Antônio de Oliveira Filho, meglio noto come Careca nasce ad Araraquara il 5 ottobre del 1960.

L’inizio di carriera di Careca si concretizza nel 1978 al Guaranì, squadra della prima divisione brasiliana. Entra subito nella storia contribuendo in maniera massiccia e determinante al primo Scudetto del campionato Paulista con le sue 13 realizzazioni in 28 partite.

In questa squadra giocherà fino al 1982, collezionando in totale 115 reti nelle varie competizioni a cui ha preso parte. In quello stesso anno si verifica il trasferimento di Careca al San Paolo, una delle formazioni più illustri del panorama calcistico sudamericano. Alla prima stagione mette a segno 17 reti in 20 partite, un ruolino di marcia che lo affianca ad un certo Zico, altro talento brasiliano in quel momento in ascesa. Altri 12 gol in 17 partite li segna nella stagione 1985/86.

Il titolo conquistato con il San Paolo e il ruolo di capocannoniere nella Coppa del Brasile ’86 lo consacrano definitivamente al grande calcio e per lui giunge, inevitabile, il momento di spiccare il volo verso l’Europa e lidi ancora più ambiziosi.

Saranno 107 gol finali accumulati in totale il biglietto da visita più imponente e incontrovertibile.

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Careca al Napoli

Il Napoli di Ferlaino sborsa 4 miliardi di lire per acquisire le prestazioni di Careca nell’anno successivo allo scudetto, il primo del Napoli di Maradona. All’epoca rappresenta uno degli investimenti di calciomercato più onerosi in assoluto.

Quello azzurro è stato certamente il periodo migliore e ricco di soddisfazioni per Careca. Con l’approdo al Napoli successivamente al primo scudetto dell’era maradoniana, si costruiscono le basi per una squadra che domini in Italia ed in Europa.

Il feeling con il grande Maradona sul campo c’è eccome e tutto ciò diverrà fondamentale per dare ulteriore lustro e prestigio alla storia del club partenopeo. L’esordio in Serie A contro il Pisa nel settembre del 1987. Il tridente d’attacco Maradona/Giordano/Careca, soprannominato “MAGICA”, fa tremare le difese avversarie al solo pensiero di doverle affrontare.

Nella sua prima stagione napoletana gli viene soffiato il titolo di capocannoniere soltanto dal suo compagno di squadra Maradona con 13 gol.

Stesso esito l’anno successivo, quando si ferma a 19 reti. Memorabile la sua tripletta alla Juve in un Juve-Napoli terminato 3-5.

Il 1989 è l’annata in cui Careca sale sul tetto d’Europa e alza al cielo la Coppa Uefa dopo aver battuto, di seguito, colossi come Juve, Bayern Monaco e Stoccarda. Unica pecca la finale di Coppa Italia persa contro la Sampdoria dei giovani rampanti Vialli e Mancini.

La storia col Napoli non è certo finita, tutt’altro. C’è da scrivere ancora un secondo capitolo consistente nel secondo Scudetto portato a casa. Corre la stagione 1989/90 e per Careca a fine anno saranno 10 gol in 22 partite.

Nel 1990 realizza anche una doppietta ad una delle sue vittime preferite, la Juventus. Vale tanto in quanto consente di agguantare la Supercoppa italiana con un roboante risultato, 5-1, conseguito al San Paolo nella finalissima. Nove saranno le reti a fine stagione. 

Nel 1991 però l’addio improvviso di Maradona sconvolge l’ambiente Napoli. Senza nulla togliere a chi è venuto dopo il ‘Pibe de Oro’, stavolta si abbassa il livello del tridente offensivo e accanto a lui giocano i giovanissimi Zola e Padovano.

Con Claudio Ranieri in panchina il Napoli giunge al quarto posto in campionato e lo deve in larga parte anche a Careca, che non manca di timbrare il cartellino ben 15 volte in campionato e 2 volte in Coppa Italia.

In 6 stagioni saranno 95 gol complessivi, motivo per il quale l’attaccante brasiliano è nella storia e nella memoria dell’almanacco azzurro. Uno dei migliori bomber azzurri di sempre, classifica cannonieri alla mano.

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Careca a fine carriera

La stagione 1992/93 vede l’addio di Careca al Napoli e l’approdo in Giappone. Cambia completamente vita e decide di provare un’esperienza alternativa con i Kashiwa Reysol.

Qui non vengono meno le grandi dote da bomber consumato, a maggior ragione se si guardano le cifre (31 gol in 60 partite dal 1993 al 1997). Dopo l’esperienza giapponese è il momento per lui di tornare in Brasile. Dapprima al Santos, poi 2 volte al Campinas, intervallato dal Sao José.

Careca in Nazionale

Con la maglia del Brasile, Careca esordisce nel 1982 in una partita contro la Germania Ovest. Non prende parte al Mondiale spagnolo di quell’anno a causa di un infortunio.

Primo gol con la Selecao nell’aprile 1983 contro il Cile. Prima doppietta al Portogallo. Porta a casa la Copa America di quell’anno, giocando 5 partite, ma senza alcun gol in cassaforte.

Disputa il successivo Mondiale del 1986, segnando in 2 partite tra Algeria e Irlanda del Nord, in quest’ultimo caso trattasi di doppietta. Aiuta i compagni con 1 rete nel 4-0 rifilato alla Polonia agli ottavi di finale. Il percorso di Careca e compagni si ferma soltanto davanti alla Francia di Platini ai quarti dopo la lotteria dei rigori. Quel Mondiale lo ricorderà in ogni caso per essere stato il miglior marcatore della competizione, dietro solamente all’inglese Lineker.

Ai Mondiali del 1990 giocati in Italia, Careca va in gol alla Svezia al debutto. Non giocherà più per le successive gare fino all’eliminazione dal torneo della sua Nazionale.

Ultima partita disputata nell’agosto 1993 contro il Venezuela, valida per le qualificazioni ai Mondiali 1994, finita uno a cinque per i verde-oro.

Da quel momento Careca assume una parabola discendente che lo conduce al ritiro dal calcio giocato di lì a qualche anno.

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Attualmente l’ex attaccante del Napoli agisce come procuratore in giro per il mondo, molto attivo soprattutto sul mercato brasiliano. 

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