Alvaro Recoba, bio de El Chino

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Alvaro Recoba, bio del calciatore uruguayano soprannominato El Chino, nel post a cura di Campioni Calcio

La classe sopraffina, il genio, la sregolatezza, l’arte dell’imprevedibilità. Tutto questo era Alvaro Recoba. Per tutti: “El Chino”. Pupillo di Moratti ai tempi dell’Inter e calciatore nostalgico per eccellenza.

In tanti rimpiangono il campione che fu e sperano, un giorno, che egli possa tornare a giocare, non solo nei sogni più reconditi. Ma adesso bisogna accontentarsi di rivederlo in fotografia o in video. Con il suo magico sinistro che tanti appassionati ha fatto innamorare, indipendentemente dalle squadre in cui ha militato nel corso degli anni. 

Recoba è stato fantasista di altissimo profilo e spessore internazionale. Il classico numero 10 in grado di realizzare gol impossibili da lunghe distanze. Memorabile quello realizzato da centrocampo in un famosissimo Empoli-Inter del 1998. Distanza calcolata dalla porta: 50 metri. I calci piazzati poi la sua specialità.

Vediamo insieme la storia di Alvaro Recoba nel nuovo post dedicato alle biografie degli attaccanti più forti di sempre, a cura del nostro portale!

Alvaro Recoba con Danubio e Nacional Montevideo

Alvaro Recoba nasce a Montevideo, Uruguay, il 17 marzo del 1976. Inizia a giocare a calcio nel suo paese nel 1995. La squadra locale del Danubio lo fa debuttare a soli 17 anni. Disputa 3 stagioni con questa maglia collezionando la bellezza di 32 gol in 41 partite ufficiali.

Nel 1996 cambia casacca e si accasa al Nacional Montevideo. Lì in 2 stagioni contribuisce in maniera determinante a portare a casa 2 titoli di campionato per la sua squadra. Miglior marcatore per distacco. Il preludio verso un salto di qualità definitivo che lo conduce al grande calcio.

Alvaro Recoba all’Inter

La proiezione di Alvaro Recoba è verso Milano. Precisamente sponda nerazzurra per soli 7 miliardi di lire. Debutta all’Inter nell’agosto 1997 realizzando una doppietta al Brescia. Un biglietto da visita imponente per il fenomeno uruguaiano. E i due gol sono davvero da incorniciare: una punizione dal limite dell’area e un siluro sotto la traversa che ribaltano il gol di Hubner per gli ospiti. Il debutto del Fenomeno Ronaldo viene così offuscato da un altro fenomeno di giovane età.

Altro gol impossibile lo realizza come detto all’Empoli in trasferta: un pallonetto da 50 metri che ricorda da vicino il più famoso gol di Maradona contro il Verona.

Al primo anno agguanta la Coppa Uefa e il secondo posto in campionato. Il suo acquisto appare ampiamente giustificato in relazione alle eccellenti prestazioni che offre sul campo.

La seconda stagione è quella più tribolata. Su di lui si scatenano attese ulteriori di crescita ed esplosione risultate poi vane. Viene relegato come l’ultima ruota del carro nelle gerarchie tecniche dell’Inter di quei tempi. Per questo motivo scatta immediato il prestito al Venezia.

Alvaro Recoba al Venezia

Verso la fine degli anni ’90 i lagunari disputano il campionato di Serie A e decidono di puntare forte su un talento ancora inesploso come Alvaro Recoba. Alla ricerca di continuità. La troverà qui. La salvezza del club e la salvezza a livello personale sotto tutti i punti di vista. Alla fine di quell’annata il Venezia resta in Serie A e Recoba si rilancia come giocatore dalle sterminate qualità tecniche.

Per lui 10 reti in 19 gare con i lagunari di Zamparini, spacciata nel girone d’andata e rivitalizzata da Recoba.

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Alvaro Recoba di nuovo all’Inter

L’esperienza lagunare rigenera il Recoba calciatore e gli fa affrontare nel miglior modo il ritorno in maglia nerazzurra. Nell’esperienza bis all’Inter l’attaccante uruguaiano dà una mano rilevante a quel quarto posto che valgono i preliminari di Champions League.

Una macchia indelebile sulla carriera, tuttavia, quel rigore decisivo sbagliato nel corso del match contro l’Helsingborg. Un rigore costato l’eliminazione dagli stessi preliminari per i nerazzurri di Lippi.

Un periodo alquanto travagliato lo attende al varco, culminato con la nota vicenda di “passaportopoli” che lo vede protagonista. Questo scandalo non gli consente di giocare a calcio fino a dicembre 2001 in quanto squalificato per un anno dalla commissione disciplinare della Lega calcio.

Recoba è stato per tanti anni il pupillo del presidentissimo Massimo Moratti. Non a caso il suo giocatore preferito nell’arco di tanti anni di gestione sportiva del club, tanto da divenire il giocatore più pagato al mondo dal 2001 al 2003.

Per lui nonostante tante gare e gol con i nerazzurri, non è riuscito mai però ad essere al 100% determinante per la conquista di trofei per l’Inter. Rimangono però giocate e gol d’autore che ne fanno uno dei calciatori più iconici del campionato italiano degli ultimi 20 anni.

Da ricordare ad esempio la gara-rimonta contro la Samp, stagione 2004-05.

Per Alvaro Recoba saranno 261 presenze con 72 gol messi a segno tra campionato e coppe con l’Inter.

Alvaro Recoba a fine carriera

Dopo l’Inter l’uruguaiano si misura con altri tipi di calcio. Finisce a giocare ad esempio in Grecia con il Panionios. Decisione presa in seguito alla deludente avventura con il Torino della stagione 2007/2008. Solo 3 gol messi a segno e tante prestazioni incolore che lo inducono a lasciare l’Italia.

Anche in Grecia le cose non vanno per il verso giusto ed è, probabilmente, il segnale di una parabola discendente in atto. Il calciatore così, nel 2009, rescinde il contratto e torna in Uruguay.

Si accasa nella squadra da cui è iniziato tutto, il Danubio. Dopo quasi 2 anni compie un altro ritorno al passato con il Nacional con cui vince un campionato. Non perde, inoltre, il vizietto di segnare da calcio d’angolo come ai tempi dell’Inter. Succede in un match di campionato dove mette a segno una doppietta.

Bissa il titolo nazionale nel 2015, risultando decisivo nella finalissima contro i rivali storici del Peñarol.

Una gara dai tratti commoventi: l’ultima disputata ufficialmente da calciatore.

Per Alvaro Recoba saranno 10 titoli vinti in carriera possono bastare per uno come lui, di cui 2 Scudetti, 2 coppe Italia, 2 Supercoppe italiane e 1 Coppa Uefa solo con l’Inter. 

Alvaro Recoba in Nazionale

El Chino Recoba è stato esponente di spicco della Nazionale uruguaiana per circa un decennio. Ai Mondiali del 2002 brilla la sua stella, ma non basta per mandare avanti nella competizione la Celeste.

La Copa America del 2007, conclusa con un quarto posto, è l’ultimo atto del Recoba Nazionale. Attualmente è impegnato in veste di assistente allenatore del Nacional per uno dei corsi e ricorsi storici più romantici del cosiddetto calcio nostalgico. L’ultima gara disputata con la nazionale è stata la semifinale contro il Brasile in copa America nel 2007.

Con la nazionale uruguayana gioca un totale di 69 presenze con 11 gol totali per lui.

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David Luu, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons
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