Ali Daei: biografia dell’attaccante iraniano nel post di Campioni Calcio
I monumenti nel calcio sono sempre esistiti e continueranno ad esserci. Se non fosse così non esisterebbero le bandiere e i giocatori simbolo di una squadra e di un’intera nazione.
E quando si parla di bandiere non si può non citare un autentico mostro sacro come Ali Daei. Il classico nome che ai giovani di oggi dirà poco o nulla, ma per chi ha vissuto la sua epoca rappresenta una leggenda vivente a tutti gli effetti.
Vediamo qui gli step professionali dell’attaccante iraniano Ali Daei: benvenuti su Campioni Calcio!
Indice dei contenuti
Carriera Ali Daei
Ali Daei nasce il 21 marzo del 1969 ad Ardabil, Azerbaigian.
Attaccante iraniano di grande stazza e predominanza fisica, Ali Daei ha quindi origini azere, ma calcisticamente si è affermato a pieno titolo nello stato dell’Iran e oltre.
L’emblema di un calcio slegato dai titoli e dalle competizioni vinte a livello personale.
Ali Daei non è mai stato uno di quegli attaccanti che rubava l’occhio durante una partita, ma indubbiamente lasciava il segno con la sua sola presenza.
Ali Daei in patria
La carriera di Ali Daei inizia ufficialmente a partire dall’anno 1988. In quell’annata viene notato dalla squadra dell’Esteghal Ardabil afferente al suo Paese natale. La stagione successiva lo ingaggia la squadra iraniana del Taxirani.
Con il Tejarat Bank disputa le successive 4 stagioni dal 1990 al 1994. La spiccata vena realizzativa comincia a venire fuori sempre più in concomitanza con un’altra esperienza calcistica, quella accumulata con gli iraniani del Persepolis.
In 2 stagioni segna più di 20 gol in quasi 40 partite. Una media da grande attaccante che ben presto gli farà attirare le attenzioni di tanti club europei. In patria riesce finalmente a raggiungere l’obiettivo di vincere non 1, ma ben 2 campionati.
Ma prima di spiccare il volo verso l’Europa è il momento di mettersi ulteriormente in mostra in Qatar nelle fila dell’Al-Sadd. Dopo questa ulteriore esperienza fuori porta, arriva finalmente l’occasione di una vita quando Daei e l’Arminia Bielefeld si incontrano sullo stesso cammino calcistico.
Ali Daei in Bundesliga
Esordisce in Bundesliga e anche in Champions League nel 1997. Un avvenimento storico quest’ultimo, considerando che nessun altro giocatore asiatico aveva mai disputato una partita in questa speciale competizione europea.
Resta in Germania per ben 5 stagioni. Al Bayern Monaco aumenta il palmares personale con la conquista di campionato, Coppa di Germania e Coppa di Lega tedesca.
All’Hertha Berlino gioca tra il 1999 e il 2002, collezionando ottime presenze e andando a segno più volte su suolo europeo. Il nome di Ali Daei ormai risuona prepotente nell’élite del calcio europeo e diviene uno degli attaccanti più stimati in assoluto dalla critica e dai tifosi, anche avversari. Era soprattutto la sua mastodontica presenza ad incutere timore negli avversari, al di là della prolificità non frequente davanti alla porta.
Ali Daei a fine carriera
Trascorsa l’epoca d’oro nel calcio europeo, per Ali Daei si configura la possibilità di tornare nei dintorni della sua patria.
Nel 2002 si trasferisce negli Emirati Arabi per giocare con l’Al-Shabab. Non scompare del tutto la consueta vena realizzativa neanche quando torna in una delle squadre con cui aveva giocato in precedenza, vale a dire il Persepolis.
Tanto è vero che vince per la prima volta in carriera il titolo di capocannoniere del campionato iraniano grazie ai 16 gol messi a segno in 24 partite disputate. Il giro del mondo lo percorre all’indietro, approdando nuovamente in Iran, stavolta con il Saba Battery.
In questa squadra riesce a racimolare titoli come la Coppa dell’Iran e 1 Supercoppa. Non riesce, nel contempo, ad imporsi più di tanto nella Champions League asiatica. Segno di un decorso ormai conclamato che lo porterà verso un fine carriera decisamente in tono meno reclamizzato.
Dal 2004 al 2006 cerca di imporre nuovamente la sua presenza e autorevolezza in campo a suon di gol, ma è solo un fuoco di paglia. Il Saipa, altra squadra iraniana, sarà l’ultima squadra della carriera di Ali Daei.
Ali Daei allenatore
Laddove comincia ad entrare nella nuova dimensione di allenatore che lo caratterizzerà per il successivo decennio. Lascia il calcio dopo aver vinto il campionato con il Saipa.
Al primo anno da allenatore a tempo pieno, nella stagione 2007/2008, ottiene un misero undicesimo posto che gli vale, tuttavia, come scuola di formazione probante per il futuro.
Corona il sogno di allenare la Nazionale iraniana nel 2008. Fornisce, tutto sommato, un ruolino di marcia più che positivo con maggiori vittorie in termini percentuali rispetto a pareggi e sconfitte.
Vittorie, tuttavia, oscurate in larga parte dal peggior rendimento in assoluto ottenuto dalla stessa Nazionale al percorso di qualificazione per i Mondiali del 2010. Solo 1 vittoria in 5 partite danno la dimensione complessiva di un autentico fallimento tecnico. Eppure Ali Daei, nonostante ciò, è considerato un vero e proprio mito dell’Iran.
Ali Daei gigante dell’Iran
Ali Daei è stato a tutti gli effetti il miglior giocatore iraniano per distacco negli ultimi 30 anni. Un discorso che si potrebbe allargare a livello continentale per quanto concerne l’Asia, ma implicherebbe troppa soggettività di cui tenere conto.
Ma l’oggettività, invece, non la si può cancellare, al di là dei 109 gol totali che lo consacrano di diritto come goleador per eccellenza, anche più di calciatori ben più titolati e affermati in nazionali più gloriose.
Con l’Iran si è fatto notare sin da subito quando nel 1994 ottenne il titolo di capocannoniere durante le qualificazioni per il Mondiale dello stesso anno. La Coppa d’Asia del 1996, dove stabilisce il record dei 9 gol in un’unica competizione, rappresenta il trampolino di lancio che lo indirizzerà verso la conquista dell’Europa successivamente. Trascina l’Iran al terzo posto. Medaglia di bronzo replicata a Cina 2004.
Nel palmares 2 Mondiali giocati, dapprima Francia ’98 e successivamente Germania 2006. Miglior realizzatore in competizioni ufficiali nell’arco di un anno solare grazie ai 20 gol complessivi in maglia Iran nel 1996. L’anno ricorrente.
Conclusioni
Ali Daei è una pietra miliare di un calcio nostalgico, vecchio stampo, che non esiste più.
Lontano dai titoli di squadra e maggiormente in linea con la celebrazione del personaggio e della persona, al di là dei meriti e delle abilità tecniche più o meno eccelse. Ma che, sicuramente, sono spiccate nel suo paese.